Il Fiano di Avellino di Ciro Picariello è uno di quei vini che chi ricerca il territorio nel bicchiere non può non aver bevuto. Le zone di produzione sono Summonte, a 650 metri su livello del mare, e Montefredane, a 500 metri sul livello del mare. Le uve sono raccolte a mano e subiscono una severa selezione in cantina. La fermentazione avviene lentissimamente in tini di acciaio. L’affinamento è condotto sempre in vasche di acciaio inox con frequenti batonnages (la movimentazione, con l'ausilio di uno specifico bastone, delle fecce fini nel vino, così da aumentarne lo scambio con la massa liquida) per 10 mesi, cui seguono ulteriori 3 mesi di bottiglia prima della commercializzazione.

FIANO DI AVELLINO CIRO PICARIELLO: LA DEGUSTAZIONE

Il Fiano di Ciro Picariello si mostra giallo paglierino brillante. Al naso è gratificante e quasi curativo nei suoi balsami mentolati e nelle note eleganti fumose e di idrocarburi, che avvolgono i fiori gialli e il fieno. In bocca è materico, salato, saporosissimo di erbe. Lasciatevi prima commuovere da un bicchiere a bocca pulita, poi sposatelo con la Fregola al pesto di foglie di ravanello, sparnocchi crudi e la loro polvere (Nicola Poli, L'Acciughina).