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Il tatufo, eccellenza culinaria italiana

Il tatufo, eccellenza culinaria italiana

Il tartufo è uno dei prodotti della terra più rari e preziosi: un'essenza alimentare estremamente ricercata e rara, che cresce spontaneamente nei pressi delle radici degli alberi in pochissimi territori al mondo. Le tipologie più pregiate sono reperibili in Italia, per la precisione in Piemonte ed in Umbria. Nello specifico, il tartufo è il corpo fruttifero di un fungo sotterraneo chiamato Ascomycota. Dimore d'Epoca propone una serie di location di grande fascino e pacchetti viaggio esclusivi perfetti per scoprire il mondo del tartufo.

Un aroma unico
Il tartufo emana un caratteristico aroma pungente e persistente, che si sviluppa sol a un determinato grado di maturazione. In natura, il suo profumo ha lo scopo di attirare animali selvatici come cinghiali, tassi e ghiri allo scopo di essere estratto, al fine di per disperdere le spore. Il tartufo è protagonista di molte raffinate ricette della cucina sia italiana che francese: viene consumato “in purezza”, accompagnato da un semplice uovo all'occhio di bue, o per dar vita a squisiti piatti a base pasta, riso o carne. Scopriamo insieme alcune tra le varietà di tartufo più preziose ed ambite.

Il tartufo nero pregiato piemontese
Varietà tra le più nobili al mondo, il tartufo nero pregiato piemontese è uno dei prodotti gastronomici più identificativi del nord-ovest dell'Italia. Ha una forma irregolare e una superficie rugosa e spesso nodosa, il suo colore varia da nero a marrone scuro, a seconda della maturità e della zona di crescita. Questo tipo di tartufo ha un aroma terroso e aromatico, che può variare leggermente a seconda della zona di crescita e delle condizioni ambientali. Sebbene il suo profumo non sia così intenso come quello del tartufo bianco d'Alba, ha comunque una nota distintiva e invitante. Noto anche come "tartufo estivo", la sua stagione principale di raccolta va da giugno a novembre. Tuttavia, può essere trovato in alcune zone anche durante altre stagioni dell'anno.

Risotto al tartufo nero piemontese
Cresce sotto terra in simbiosi con le radici di vari tipi di alberi, tra cui il nocciolo, la quercia e il pioppo. Le regioni collinari e montuose del Piemonte offrono un ambiente ideale per la sua crescita.
Il tartufo nero pregiato piemontese è un ingrediente molto apprezzato nella cucina italiana. Viene spesso utilizzato per aromatizzare piatti come pasta, risotti, uova strapazzate, formaggi e carne. Il suo sapore terroso e aromatico si sposa bene con una vasta gamma di preparazioni culinarie. Estremamente delicato, deve essere conservato adeguatamente, meglio se in un contenitore ermetico insieme a riso o uova, che assorbono il suo aroma. Questi ingredienti possono poi essere utilizzati in cucina per aromatizzare altri piatti. Il Piemonte è una delle regioni italiane più ricche di storia, cultura, bellezze naturali ed eccellenze enogastronomiche: merita senza dubbio un soggiorno in uno degli hotel proposti da Dimore d'Epoca.

Il tartufo d'Alba
Il tartufo bianco del Piemonte è uno dei tartufi più prelibati e costosi al mondo. Questo straordinario fungo sotterraneo è rinomato per il suo aroma intenso e il suo sapore unico, che lo rendono un ingrediente ambito nella cucina gourmet. Il tartufo d'Alba ha una forma irregolare, spesso descritta come simile a un tubero. La sua superficie è rugosa e di colore bianco o crema, con venature più scure che lo attraversano.
Ciò che rende il tartufo d'Alba così straordinario è il suo aroma. Il suo profumo è pungente e penetrante, spesso descritto come una combinazione di aglio, formaggio, e note terrose. È questa fragranza unica che lo rende così ambito in cucina.

Uova strapazzate guarnite con scaglie di tartufo bianco d'Alba

Cresce principalmente durante l'autunno, da ottobre a dicembre. È durante questo periodo che i raccoglitori di tartufi e i cani addestrati sono impegnati nella sua ricerca nei boschi delle Langhe, una regione del Piemonte in Italia. È generalmente consumato crudo: fettine sottili sono spesso usate per condire piatti come risotti, pasta fresca, uova strapazzate, insalate e persino carne cruda. La regola d'oro è di utilizzare il tartufo con piatti semplici per apprezzarne appieno il suo sapore straordinario. Per accompagnare l'inconfondibile aroma del tartufo bianco non c'è nulla di meglio di un buon bicchiere di vino, come ad esempio un Riesling fruttato e di carattere.

Il tartufo di Norcia
Tra i i più celebri e prelibati tartufi in Italia, il tartufo di Norcia è l'unico ad essere all'altezza delle celebri varietà piemontesi. Questo fungo sotterraneo è noto per il suo aroma unico e il suo sapore raffinato ed è un ingrediente amato nella cucina tradizionale umbra. Prende il nome dalla città di Norcia, situata nel cuore dell'Umbria. La zona circostante Norcia è particolarmente favorevole alla crescita di tartufi, e questa città è diventata un importante centro per il commercio e la produzione di tartufi.

L'aroma del tartufo di Norcia è distintivo, con note di terra e funghi, ed è meno penetrante rispetto al tartufo bianco d'Alba, ma comunque molto apprezzato. È prevalentemente una varietà autunnale e invernale: la sua stagione si estende da ottobre a marzo, anche se può essere trovato occasionalmente in altre stagioni. Cresce sotto terra, in simbiosi con le radici di alberi come il nocciolo, la quercia e il castagno. La zona intorno a Norcia offre un ambiente ideale per la sua crescita. La sua versatilità lo rende adatto a una vasta gamma di preparazioni culinarie, da piatti semplici a piatti sofisticati. Per assaporare il tartufo di Norcia, non c'è nulla di meglio di un viaggio in Umbria in una delle location proposte da Dimore d'Epoca.

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